Una notizia che probabilmente darà dispiacere a viaggiatori e pendolari soliti a spostarsi tra diversi comuni della propria regione: Trenitalia infatti ha appena dichiarato che abolirà dal 1° Gennaio 2016 i tagliandi a fascia chilometrica, in auge da molti anni e venduti storicamente da bar, tabacchi ed edicole.
Perchè?
Secondo quanto dichiarato dai vertici dell’azienda, la scelta è motivata dall’alto tasso di evasione che comprendeva questo target di biglietti. Si parla di un’elusione pari all’ 8,5%. I tagliandi – spiegano da Trenitalia – non avendo indicazioni sulla linea percorsa e sugli orari, vengono spesso utilizzati per tratte superiori oppure, al contrario, non vengono obliterati per tragitti abbastanza brevi.
Cosa cambia per il consumatore?
Il biglietto sarà acquistabile fino a 20 minuti prima della partenza attraverso i consueti metodi , fornendo punto di partenza e di arrivo del viaggio. Edicole e circa 4000 tabacchi aderenti si sono già dotate delle apposite macchinette per continuare a erogare il ticket.
In alcune stazioni ad alta densità di pendolari, alcuni tabacchi si stanno ingegnando stampando in anticipo i biglietti con le tratte più vendute, così da ridurre drasticamente le code per i viaggiatori.
Da Repubblica.it riportiamo un paio di dichiarazioni sulla notizia, che apre il dibattito sull’utilità presunta di questa scelta:
“I tagliandi – spiega Trenitalia – costituiranno una base scientifica per monitorare i flussi e migliorare l’offerta in base alla reale domanda”. Ma il pensionamento dei chilometrici ha messo in allarme anche le associazioni dei consumatori: “È un’opportunità da non eliminare – dice Pietro Giordano, presidente di Adiconsum – una ferita che si sarebbe potuta evitare. Così non si favorisce l’utilizzo del treno”. I ferrovieri invece, temono la riduzione del lavoro per le biglietterie di Trenitalia. “Aumentare i punti vendita esterni riduce sempre di più i servizi effettuati con il personale dell’azienda”, afferma Andrea Pelle, segretario generale del sindacato Orsa. Secondo la Filt Cgil Lucca, invece, “la soppressione porterà disagi anche agli utenti perché i tempi di attesa nelle biglietterie aumenteranno soprattutto alla presenza di comitive numerose, manifestazioni e festività”. E secondo il sindacato non diminuirà l’evasione: “Con attese più lunghe molti passeggeri non compreranno il biglietto – dice la Filt Cgil – anche perché spesso le emettitrici self service nelle piccole stazioni non accettano il contante perché piene”.